Scuola, lavoro, amicizia e aiuto reciproco

Attualmente mi trovo a dover pensare a una questione che ritengo importante e che mi tocca da vicino, riguardante lo studio e chi mi sta vicino nello studio.
Si parla molto di aiutarsi a vicenda, si mette in discussione il significato di aiutare, o mettono in discussione che forse non aiuti abbastanza o che vorrebbero piu' aiuto da te o nel mio caso mi trovo responsabile della mia scelta di come aiutare chi mi sta vicino per raggiungere alcuni obiettivi.

Proviamo a partire dalle basi, e come al solito mi faccio aiutare anche io da chi e' piu' preciso di me e piu' dettagliato, cosi abbiamo una base di partenza.

Cosa significa aiutare?

Ciao, questo è Bing. Aiutare significa fornire assistenza o sostegno a qualcuno che ne ha bisogno. 😊

Come definisco il bisogno di chi vuole aiuto?

Non esiste una regola universale per definire il bisogno di aiuto di qualcuno. Dipende dalle circostanze, dalle risorse e dai limiti personali di ognuno. Tuttavia, ci sono alcuni suggerimenti che possono aiutarti a capire quando e come offrire il tuo sostegno:

- Ascolta attentamente la persona che ha bisogno, senza interrompere o giudicare. Cerca di capire i suoi sentimenti e le sue emozioni.

- Chiedi in che modo potresti essere d’aiuto, invece di imporre la tua soluzione. Rispetta la volontà e le preferenze dell’altro.

- Compi piccoli gesti che dimostrino la tua vicinanza e la tua disponibilità, come una telefonata, un messaggio o un invito a uscire.

- Sii sincera e non promettere cose che non puoi mantenere. Sii onesta sui tuoi limiti e le tue possibilità.

- Non risolvere il problema al posto dell’altro, ma mostra la strada verso la soluzione. Aiuta la persona a formulare degli obiettivi chiari e realistici, e a individuare le risorse necessarie per raggiungerli.

Spero che questi consigli ti siano utili. Ricorda che aiutare gli altri è un gesto di coraggio e di generosità, ma anche di intelligenza e di crescita personale.

Cit: Bing Chat

Abbiamo definito abbastanza bene il significato di aiutare e quello che serve fare per assicurarci che quello che stiamo facendo sia inerente all'aiuto di un'altra persona, perche' se mancano alcuni punti o facciamo delle cose per altri scopi, non stiamo aiutando ma stiamo usando una situazione a nostro vantaggio personale.

Facciamo un passo in dietro nel tempo che mi permette di esporre una mia personale visione dello stato attuale delle cose, non in senso assoluto, ma generale.

Siamo pieni di persone in ogni posto di lavoro, privato e pubblico e questo ultimo vorrei sensibilizzarlo maggiormente perche' nel pubblico, negli ultimi 50 anni sicuri e non so prima, si e' sempre trovato posto di lavoro se ari amico di qualcuno o in alcuni casi, scusate se sono troppo diretto, utilizzando i propri organi sessuali a scopo di carriera lavorativa e personale.
In questo sistema, ci si trova persone totalmente incapaci di una analisi della situazione completa, con competenze dubbie, in alcuni casi un problema per gli altri colleghi che vorrebbero lavorare bene e in casi piu' estremi, persone che hanno la facolta' di decidere delle vite degli altri con dubbie facolta' intellettive.

Come facciamo a creare un mondo migliore? Per i nostri figli e per noi stessi?

Adesso faccio un'altra premessa piu' personale in cui voglio togliere questa neutralita' nei confronti di chi aiuta, come mi e' stato detto, dovrei aiutare qualcuno per poi non preoccuparmi piu' di cosa accade, poi posso dimenticare.
Trovo questo fondamentalmente errato, io ritengo che dovremo responsabilizzarci di piu' quando aiutiamo qualcuno, perche' questa persona, in futuro sara' anche un nostro risultato, abbiamo la responsabilita' di cosa sara' in futuro, anche se noi siamo solo colleghi o compagni di classe.

Se questa persona in futuro andra' a fare un lavoro, in cui dovra' decidere qualche cosa delle vite di altri, o su come e dove costruire le cose o come spendere i soldi, o forse non fa lavori di alta amministrazione ma forse aiutera' qualcun'altro in qualche mansione decisionale e se questa persona poi crea alcuni problemi e fa fatica ad analizzare e comprendere il proprio lavoro, utilizzando lo stesso sistema di furbizie, piccoli inganni, scorciatoie, copiando soltando il lavoro di altri, utilizzando il suo organo sessuale come moneta di scambio, non vi sentite un poco responsabili? Non molto, perche' la nostra posizione era solo di colleghi o compagni di classe a scuola, ma non vi senitte un poco cattive persone ad aver aumentato una pedina del disagio sul posto di lavoro diminuendo la professionalita' generale?
Questo aumenta notevolmente se chi assume, utilizza parametri esterni alla meritocrazia, favorendo piaceri puramente personali, cosa che negli anni crea intere aziende di gente incompetente, ma amici da molti anni, che si difendono a vicenda per non perdere il lavoro, non lasciando spazio a chi innova veramente e creado solo gruppi di furbetti che si arroccano in un castello non suo, non per diritto, non per merito, ma perche' ormai sono li e si sono assunti a vicenda tra di loro.
Se scaliamo tutta la piramide, abbiamo il mondo odierno, come lo conosciamo, non dico che sia tutto cosi, ma buona parte, mi piace essere pessimista, aiuta.

Forse il discorso e' troppo grande e io mi faccio troppi problemi, sicuramente, ma allora proviamo a pensare diversamente.
A me piacerebbe che i miei amici, in futuro possano dire: oggi ho un buon lavoro e ricordo quando ero a scuola chi mi ha aiutato a studiare.
A me piace pensare, che questa persona, quando avra' dei meriti sul lavoro, un poco siamo responsabili anche noi, e questo mi rende positivo, abbiamo partecipato a un piccolo miglioramento sociale sul lavoro, un lavoro collettivo.

Dobbiamo essere piu' coinvolti in questo, e' anche merito o colpa nostra, di quello che succede nel mondo.
Dobbiamo essere responsabili di chi aiutiamo e pensare: questo migliorera' in piccola parte il mondo?

Se sei amico aiuti, vero, ma se sei amico aiuti il tuo amico o amica a fare bene, la aiuti a trovarsi un buon lavoro, perche' se lo merita e tu sei felice che lei sia felice, nel modo positivo, gli amici si aiutano ad essere felici.
Caso contrario, se aiuti un tuo amico a fare il furbo e ad avere in ogni caso i suoi obiettivi, c'e' da chiedersi che tipo di amici hai, e metterei in dubbio anche la tua amicizia, su quanto vera possa essere o forse era solo voglia di qualcos'altro piu' materiale, ed essendo due inetti nella vita, vi aiutate ad avere obiettivi che non vi competono, soddisfando qualche desiderio fisico qua e la e a vicenda, questo come sistema e metodo nella vita.
Complimenti, voi siete parte di quello che abbiamo il dovere di abbattere, come gli alberi ammalati nel bosco, lo dico in modo del tutto personale.

Torniamo all'amicizia e all'aiutarsi, ritengo che sia una cosa molto bella e soddisfacente, poter lavorare in gruppo, per aiutare gli altri a fare meglio, essere amici significa aiutarsi, a fare bene le cose, significa difendersi da chi fa male le cose o e' totalmente disinteressato al gruppo o a te.
Essere bravi amici, colleghi o compagni di classe, significa essere sinceri, ascoltare gli altri, aspettare chi e' piu' lento, il giusto tempo che possa imparare anche lui a stare al passo con gli altri.
Perche', dobbiamo ricordarci, che e' anche merito o colpa nostra, del futuro che creaiamo, ogni persona in questo pianeta, dal piu' povero al piu' ricco, e' stato giovane, ha avuto amici e aiuti di vario tipo, alcuni hanno fatto del bene, altri del male.

Ho scritto tutto questo per sensibilizzare e rendere piu' responsabili sull'argomento, sempre secondo il mio personale pensiero e sono aperto a varianti o modifiche, importante che il vostro ragionamento abbia un senso compiuto e logico, sono disposto a cambiare idea sulle cose.
Vorrei che capiste il mio pensiero a riguardo, personalmente ci credo molto e penso che un poca di differenza per il futuro possiamo farla anche noi, come amici, perche' gli amici si aiutano per fare del bene.

Solo una piccola nota finale, se gli amici si aiutano per fare del male o piccole furbizie, a vantaggio loro, personale o economico, quando saranno a lavoro, questa non e' amicizia, in base a quanti amici sono nel gruppo, si chiama criminalita' organizzata, sebbene non sia formalmente illegale o collusione e corruzione e c'e' il carcere. Volete dei piccoli ed aspiranti criminali nei posti di lavoro? Direi di no.
(Nel nostro piccolo, ricevere servizi personali a scopo di altri favori, e' corruzione)
Eheh scusate, per fortuna o purtroppo sono Italiano.

Concludiamo in modo positivo, e lasciate stare le mie lucubrazioni personali, ormai sto diventando vecchio e logorroico, parlo da solo e scrivo per ore parlando a me stesso, ma cerchiamo di creare cose positive, mi piacerebbe pensarla in questo modo.


Mattia

No comments:

Post a Comment